Organici, necessari più investimenti per ridurre il numero di alunni per classe
Incontro Mi-sindacati, FGU-Gilda: “Confidiamo che l’organico Covid diventi per il prossimo anno organico di fatto”
Il giorno 16 marzo 2021, alle ore 15.00, si sono riunite in videoconferenza le delegazioni dell’Amministrazione (Capodipartimento e DG-Personale) e delle OOSS firmatarie per discutere il seguente odg: Informativa e confronto organico docenti a.s. 2021/2022.
All’inizio della riunione si presenta il capodipartimento dott. Stefano Versari che ha preso servizio giusto oggi. Lascia poi la parola al direttore Filippo Serra per illustrare la bozza di decreto e le tabelle degli organici per l’a.s. 2021/2022.
Il direttore ricorda che il decreto è frutto di un lavoro impegnativo e che non ci sono grandi cambiamenti rispetto a quello dello scorso a.s. Sono giunte a regime le decurtazioni del personale ITP e docenti laureati imposte dalla riforma dei professionali (in totale 650, 486 ITP e 164 docenti laureati), sono invece inseriti nell’organico di diritto i 5.000 posti di sostegno e i 1.000 del potenziamento infanzia. La distribuzione dei nuovi posti di sostegno tra le regioni è stata effettuata sulla base della media del numero degli alunni disabili del triennio.
I posti comuni e la distribuzione tra le regioni rimangono uguali a quelli dello scorso anno nonostante la diminuzione del numero degli alunni.
La delegazione FGU-Gilda degli Insegnanti ha dato il benvenuto al nuovo capodipartimento e gli ha augurato un buon lavoro, confidando in proficue relazioni sindacali.
Per quanto riguarda i numeri dell’organico docenti non si è dichiarata soddisfatta perché nella situazione di pandemia che stiamo vivendo sono necessari investimenti decisamente più importanti al fine di ridurre il numero degli alunni per classe. Confida che l’organico COVID diventi per il prossimo anno organico di fatto, così da poter soddisfare le richieste di sdoppiamento delle classi da parte delle scuole.
Per quanto riguarda i parametri per la distribuzione dei posti di sostegno chiede una revisione sulla base della gravità dei casi e quindi del numero di ore richieste.
Manca in questo incontro la parte più importante, cioè la circolare di accompagnamento con le indicazioni sulla formazione delle classi, che dovrà avere un’informativa dedicata.
Pone all’attenzione del capodipartimento la necessità di avere un codice diverso per la scuola di Ustica: a suo tempo è stata unita al convitto nazionale di Palermo, ma con l’organico dell’autonomia che ha prodotto un codice unico sta vivendo una situazione di grave disagio.
Il capodipartimento nella replica conclusiva ribadisce che l’organico è stato definito a legislazione vigente e già concordato con il MEF e non ci sono i tempi per farne uno diverso. Le scelte politiche di questo governo avranno ripercussioni sull’organico dell’anno prossimo. Auspica la conferma dell’organico Covid anche per il prossimo a.s., ma è una scelta che passa dal livello politico. Ribadisce che il mantenimento dell’organico di contro alla diminuzione degli allievi va nella direzione di aumentare le possibilità di sdoppiare le classi. Verificherà anche la correttezza dei criteri per la distribuzione alle regioni dei nuovi posti di sostegno ed è disponibile a valutare la possibilità della scuola di Ustica ad avere un proprio codice.
A conclusione dell’incontro comunica che il decreto per la terza fascia ata è stato firmato ed è stato licenziato dal cspi, quindi è pronto per la pubblicazione, ma si attende la prova del sistema informatico che sarà fatta con le OOSS il 18 marzo. Le date per la presentazione delle domande vanno dal 22 marzo al 22 aprile.
Le OOSS chiedono di non sovrapporre le operazioni della terza fascia ata a quelle della mobilità nella situazione attuale, con molte regioni in zona rossa, questa congestione di attività sarebbero davvero rischiose sia per le scuole sia per le persone. Il capodipartimento ribadisce che il decreto è pronto e che lui lo ha trovato già fatto, comunque valuterà le richieste delle OOSS e risponderà nella riunione del 18 marzo.
Nulla invece ancora si sa per le operazioni di mobilità.
La delegazione FGU